La visita alla cerchia muraria offre inoltre la possibilità di accedere ai locali dell’ex Ergastolo istituito nel 1785 come reclusorio militare per l’esercito austriaco, utilizzato successivamente dal Regno e dalla Repubblica Italiana, chiuso definitivamente nel 1954.
Di questo carcere, considerato uno dei più duri dell’Italia Settentrionale, sono tuttora visibili le grandi camerate (ricavate nelle antiche “casematte” della fortezza) in cui erano detenuti i prigionieri, il camminamento di ronda dei secondini e, in particolare, le celle di punizione: 38 tetri ed umidi stanzini nei quali venivano segregati i detenuti più irrequieti.
Pur nella sua crudezza è comunque un suggestivo percorso attraverso le testimonianze di una parte della storia e delle vicende non certo felici di coloro che le vissero in prima persona.
Di questo carcere, considerato uno dei più duri dell’Italia Settentrionale, sono tuttora visibili le grandi camerate (ricavate nelle antiche “casematte” della fortezza) in cui erano detenuti i prigionieri, il camminamento di ronda dei secondini e, in particolare, le celle di punizione: 38 tetri ed umidi stanzini nei quali venivano segregati i detenuti più irrequieti.
Pur nella sua crudezza è comunque un suggestivo percorso attraverso le testimonianze di una parte della storia e delle vicende non certo felici di coloro che le vissero in prima persona.